Red Hat presenta Red Hat Enterprise Linux 7 Atomic Host e porta i Linux Container in azienda

L’azienda offre un container host appositamente progettato per applicazioni ‘containerizzate’ sicure e affidabili nell’open hybrid cloud


Milano, 6 marzo 2015 - Red Hat, Inc. (NYSE: RHT), leader mondiale nella fornitura di soluzioni open source, annuncia la disponibilità di Red Hat Enterprise Linux 7 Atomic Host, sistema operativo ottimizzato per gestire la prossima generazione di applicazioni con Linux container. La nuova release mette a disposizione tutti i componenti necessari per pacchettizzare e utilizzare in modo facile le applicazioni scritte per Red Hat Enterprise Linux 6 e 7 sotto forma di container.

A mano a mano che gli stack monolitici lasciano spazio ad applicazioni che integrano microservizi, un’architettura basata su container può aiutare le aziende a ottenere tutti i vantaggi di questo approccio più modulare e flessibile. Basata sulla principale piattaforma Linux al mondo, Red Hat Enterprise Linux 7 Atomic Host consente alle imprese di abbracciare un’architettura container-based, cogliendo i vantaggi di una maggiore flessibilità di sviluppo e implementazione e di una manutenzione semplificata, senza sacrificare prestazioni, stabilità, sicurezza o il valore del vasto ecosistema certificato di Red Hat.

Un’architettura applicativa basata su Linux container non solo richiede gli strumenti necessari per realizzare e gestire i container, ma anche di fondamenta che siano sicure, affidabili, enterprise-grade e dotate di un ciclo di vita pensato per soddisfare i requisiti dell’azienda nel lungo termine. Queste esigenze includono la migrazione delle preoccupazioni legate alla sicurezza, ottimizzazione costante dei prodotti, diagnostica proattiva, e accesso al supporto. Red Hat è impegnata nell’offrire alle aziende un’infrastruttura container-based completa e integrata, che combina il packaging applicativo basato su container con un’architettura robusta e ottimizzata che facilita lo spostamento di applicazioni Red Hat Enterprise Linux certificate tra sistemi bare metal, macchine virtuali e cloud pubblici e privati. Tutto ciò con la sicurezza e il ciclo di vita del prodotto che le aziende richiedono. Il rilascio di Red Hat Enterprise Linux 7 Atomic Host conferma l’intento dell’azienda di rendere i Linux container un componente stabile e affidabile dell’IT aziendale in ambienti open hybrid cloud.


Il container host enterprise-ready
Progettato appositamente per gestire i Linux container, Red Hat Enterprise Linux Atomic Host fornisce solo i componenti del sistema operativo necessari per utilizzare un’applicazione ‘containerizzata’, riducendo l’overhead e semplificando la manutenzione. Poiché Red Hat Enterprise Linux 7 Atomic Host è basato su Red Hat Enterprise Linux 7, ne eredita la stabilità e maturità, così come il suo vasto ecosistema di partner hardware certificati.

La sicurezza è sempre una priorità in azienda, ma le proprietà di sicurezza dei container – compresa la possibilità di conservarla nell’intero ciclo di vita dello stesso – hanno fatto sorgere domande aggiuntive. Per indirizzare queste preoccupazioni, Red Hat Enterprise Linux Atomic Host offre aggiornamenti automatici on-demand assicurando ai clienti il supporto e i vantaggi di lifecycle tipici di Red Hat Enterprise Linux in un formato immagine ridotto. Da Heartbleed a Shellshock fino a Ghost e oltre, i clienti Red Hat ricevono le notifiche e gli aggiornamenti di prodotto appena si rendono disponibili, oltre ad aver accesso a strumenti dedicati per indirizzare sicurezza e affidabilità dei container. Si tratta di un vantaggio offerto in esclusiva da Red Hat per le implementazioni container.

“Dodici anni fa Red Hat ha fornito la prima iterazione di Red Hat Enterprise Linux, prendendo una tecnologia all’avanguardia e plasmandola nella dorsale che abilita l’azienda, dal server al cloud”, commenta Jim Totton, vice president e general manager Platforms Buisness Unit in Red Hat. “Oggi, con il lancio di Red Hat Enterprise Linux 7 Atomic Host, stiamo facendo lo stesso con i Linux container, unendo un’innovativa tecnologia open source con la stabilità e la sicurezza necessarie in azienda. Più che una semplice aggiunta al portfolio Red Hat Enterprise Linux, Red Hat Enterprise Linux 7 Atomic Host mostra il futuro delle applicazioni enterprise, un’applicazione potente e flessibile più grande della somma delle sue parti e interamente alimentata dalla potenza dell’innovazione aperta”.

Per realizzare e mantenere l’infrastruttura container, Red Hat Enterprise Linux 7 Atomic Host offre notevoli vantaggi tra cui:
  • Update e rollback di Atomic tramite un meccanismo di aggiornamento image-like. L’update può essere scaricato e implementato contestualmente, conservando la versione precedente e consentendo un semplice rollback, se necessario. 
  • Immagini container in format docker possono essere implementate e gestite come application container. 
  • Certificazione e supporto, insieme a una catena di fiducia dei container realizzati basandosi su immagini di piattaforma fornite da Red Hat, quali Red Hat Enterprise Linux 6 e 7 e container certificati dagli ISV di Red Hat. 
  • Orchestrazione dei container grazie a Kubernetes, dando vita ad applicazioni di business su larga scala da servizi discreti implementati in container su cluster di Red Hat Enterprise Linux 7 Atomic Host. 
  • Sicurezza potenziata per default tramite SELinux, cgroup e kernel namespace, isolando ogni container in un ambiente multi-container. 
  • Supporto per container super privilegiati che consente alle applicazioni di host management di accedere all’host e ad altri container in modo sicuro. Questo container specializzato offre agli utenti il mezzo per installare software di terze parti, mentre il comando atomic inerente a Red Hat Enterprise Linux 7 Atomic Host facilita in maniera significativa la creazione e gestione di container super privilegiati. 
  • Portabilità applicative su open hybrid cloud sfruttando il vasto ecosistema certificato di Red Hat, abilitando implementazioni container sicure e stabili su hardware fisico, hypervisor certificati tra cui Red Hat Enterprise Virtualization, VMware e Microsoft Hyper-V, e servizi public cloud certificati quali Amazon Web Services e Google Cloud Platform.