All'inizio del nuovo millennio la NASA si è posta l'obiettivo di esplorare l'ultimo "pianeta" del sistema solare, Plutone, scegliendo nel 2001 di approvare la missione New Horizons. Partita nel 2006 per un pianeta che qualche mese dopo non sarà più tale (poichè verrà riclassificato come pianeta nano dall'Unione Astronomica Internazionale), il mese scorso la sonda si è risvegliata con successo dall'ibernazione e a luglio completerà il suo primo obiettivo - il passaggio ravvicinato su Plutone e la sua luna Caronte.
In questi giorni è uscita la notizia che fra i vari sistemi presenti sulla sonda, il processore principale è derivato da quello che nella sua incarnazione commerciale è all'interno della Playstation 1 e 2, il MIPS R3000. Le caratteristiche tecniche non fanno impallidire (32bit, RISC, clock massimo 33.33 MHz e niente cache di primo livello) e nell'incarnazione prodotta da Synova (il Mongoose-V) viene limitato il clock a 12 MHz aggiungendo la protezione per le radiazioni.

Avrebbero potuto scegliere uno dei primi Pentium IV o dei primi Xeon (cfr. il sito Intel), ma come mai hanno scelto un processore tutto sommato vecchio? In fondo era uscito sul finire degli anni 80...
Una scelta del genere si può motivare facilmente:
- stabilità: rispetto ad un processore di ultimo grido, si conoscono esattamente le potenzialità ed i limiti della piattaforma (qualcuno si ricorda il bug di alcuni processori Pentium?);
- dimensionamento rispetto al problema: il compito che andrà a svolgere l'hardware non richiede grande potenza di calcolo;
- personalizzazione: la presenza già all'interno del chip di circuiti di backup, la schermatura dalle radiazioni "nativa" sono proprietà che si possono ottenere solo lavorando col produttore a soluzioni ad hoc (adattare qualcosa di "pronto" in questi casi introduce possibili difetti).

Chiedersi perché non si è operata una scelta più avanzata è come proporre di usare Arch per controllare il nocciolo di un reattore nucleare, e scrivere che su una sonda c'è una Playstation è come dire che un web gateway aziendale è realizzato grazie alla Corea del Nord.