Tramite un post sul blog di Canonical, Jane Silbe, CEO dell'azienda, ha annunciato l'ormai prossima chiusura del serivizio di cloud storage Ubuntu One.

Il motivo è semplice, ormai tutti i principali attori del settore offrono, o si stanno attrezzando per offrire, tanti GB di spazio a disposizione dell'utente gratuitamente (solitamente tra i 15 e i 50). In più, stanno anche iniziando ad abbassare i prezzi in modo molto aggressivo.
Non molto tempo fa, infatti, Google ha rivisto il costo del proprio servizio Drive offrendo ben 1 TB di spazio a  10$ al mese (oppure 100 GB ad 1,99$ mensili). Amazon si sta attrezzando per portare i prezzi ad una cifra non troppositante a quella del colosso di Mountain View.

Canonical semplicemente non riesce a competere con prezzi così aggressivi fornendo un supporto di qualità, di conseguenza preferisce chiudere il progetto.
Ragionandoci, la scelta è pressochè obbligata. Non potendo offrire un supporto adeguato e un servizio paragonabile alla concorrenza, è meglio chiudere il progetto: un mancato adeguamento alla concorrenza o un servizio fallace potrebbe nuocere all'immagine dell'azienda, che già oggi non naviga certamente nell'oro.

Ubuntu One su Ubuntu 12.04

Cosa succederà quindi? In Ubuntu 14.04 non sarà presente Ubuntu One come applicazione preinstallata, ma resterà disponibile nel repository della distribuzione. Invece le applicazioni per i dispositivi mobili saranno aggiornate di conseguenza.

I clienti verranno, ovviamente, contattati singolarmente (sicuramente tramite email) per essere avvisati della chiusura del servizio. Che non sarà immediata, anzi.
Il servizio continuerà a funzionare fino al 1° Giugno, dopodichè non sarà più possibile aggiungere i propri file. Fino al 31 Luglio sarà comunque possibile scaricare i propri file. Dopo tale data il servizio cesserà completamente di esistere.

Ovviamente questa decisione significa che da oggi non sarà più possibile abbonarsi al servizio o acquistare musica.

Non molti di voi lo sapranno probabilmente ma nonostante il client di Ubuntu One sia open source, lato server invece il servizio è closed source. Ebbene, lo resterà ancora per poco, in quanto verrà reso open source, opotizzo sotto licenza GPL3 come il client ufficiale del servizio.

Via: WebUpd8