La parola crisi è oramai sulla bocca di tutti. Purtroppo stiamo vivendo un periodo non felice che ci porta a stringere sempre più la cinghia per tirare a campare. Anche le Pubbliche Amministrazioni soffrono di problemi economici. Una delle spese maggiori nelle PA è la spesa inerente il comparto informatico. Si spendono vagonate di soldi fra licenze software e hardware da aggiornare sempre più spesso per mantenere il passo con i software. I pinguini conoscono bene questo problema e hanno anche una soluzione: passare al software libero e open source.
Mentre in Italia la miopia di chi ci governa non fa nulla (salvo rare eccezioni come Bolzano) per incentivare l'uso di software libero.
Accade invece nella sempre presa ad esempio Germania che Christian Ude, il sindaco di Monaco di Baviera, è riuscito a risparmiare per 4 milioni di Euro in un solo anno passando i computer della sua città da Windows a Linux e usando OpenOffice.org come suite da ufficio.
L'acquisto di nuovo software Windows e l'aggiornamento hardware per poter eseguire il nuovo software sarebbe costato oltre 15 milioni di Euro, con altri 2,8 milioni di euro da spendere per il rinnovo delle licenze per 3/4 anni.
E qui stiamo parlando di un comune, pensate a quanto si potrebbe risparmiare attuando un piano più ampio su base nazionale.
Il passaggio a Linux si traduce in un risparmio sia dal lato software che dal lato hardware perché con Linux è possibile far girare gli applicativi necessari anche su macchine non recenti.
Un altro dato interessante è che le chiamate di assistenza all'help desk sono scese da 70 a 46 al mese.

Dunque risparmio su tutti i fronti, alla faccia di chi dice che il passaggio delle PA a soluzioni GNU/Linux significa solo problemi e scarso risparmio.

Via The Register bazingato da Marco B