C´é tanto fervore sul web riguardo un requisito fondamentale al fine di ottenere la certificazione Windows 10 per PC portatili, desktop, tablet e schede madre.


A quanto pare, Microsoft starebbe imponendo ai produttori di impedire la disattivazione di UEFI Secure Boot al fine di ottenere la certificazione Windows 10 per un determinato prodotto e poterlo vendere con una licenza di Windows preinstallata.

In realtá, come accadde con il cosiddetto "Project Palladium" e con Secure Boot stesso nel 2012, la realtá é ben diversa.

Microsoft impone sí la presenza di UEFI Secure Boot ma, a differenza dei prodotti certificati per Windows 8, la possibilitá di disattivazione di Secure Boot sará opzionale.
Non sará quindi proibita, la decisione ricadrá sui produttori.

La scelta ha totalmente senso. Windows 10 non girerá solo su PC, ma anche su tablet e smartphone.
Dispositivi che vengono venduti dal produttore bloccati.
Conseguentemente ai produttori questa possibilitá fará molto molto comodo.

In piú, non vedo che colpe avrebbe l´azienda di Redmond.
Secure Boot é una scpecifica redatta dall´UEFI Forum (in cui, oltre a Microsoft, ci sono anche Intel, IBM, Red Hat) e facente parte di UEFI 2.3.1.

Ci sono distribuzioni Linux che supportano Secure Boot? Assolutamente sí.
Tra queste ricordiamo Fedora e Red Hat, che hanno deciso di avvalersi della chiave di Microsoft, che viene venduta al prezzo (molto simbolico) di 99$. La somma e la certificazione dei requisiti imposti da Microsoft per il rilascio della chiave vanno a VeriSign.
Di conseguenza, Microsoft non ci guadagna nulla.



L´altra grande distribuzione che supporta Secure Boot é Ubuntu. Ma, a differenza di Fedora/Red Hat, Canonical ha scelto un´altra strada: farsi una chiave propria,

Gli altri? Si avvalgono del pre-bootloader della Linux Foundation che, basandosi sulla chiave Microsoft, permette di avviare senza alcun problema la distribuzione desiderata.

Non abbiate paura quindi: potrete ancora avviare la vostra distribuzione preferita senza grossi problemi.