Samsung si sta confermando sempre più una azienda amica di Linux e dell'Open Source.

A confermarlo sono i dati che analizzano i commit al Kernel Linux effettuati dall'azienda coreana a partire dal rilascio di Linux 2.6.36 nel lontano (in termini informatici) 2010.
Come si evince dal grafico che segue Samsung è al primo post per numero di commits con una crescita, rispetto alle aziende rivali dell'IT del calibro di Texas Instruments, Broadcom, Wolfson, Nokia, Google, Atheros, AMD e Intel, dell'1,83.






I motivi del coinvolgimento di Samsung all'interno dello sviluppo del Kernel Linux sono vari. Gran parte della crescita è da ricondurre alla sua leadership nel mondo mobile, sia come produttore fortemente impegnato con Android, sia per i notevoli contributi forniti a seguito della nascita di Tizen.

Ma i contributi non si fermano a questo. Sono ben 20.000 gli sviluppatori Samsung attualmente impegnati in diversi progetti open source e altri 20.000 verranno assunti nei prossimi tre anni. Samsung è infatti impegnata su diversi fronti e, oltre al Kernel Linux, contribuisce allo sviluppo di diversi software fra i quali troviamo Flash-Friendly File-System, Cairo, UBoot, Xen, Hadoop, CloudStack, Wayland, GStreamer, FFmpeg, Linaro, Lighttpd e Cassandra.

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